I dispositivi di protezione individuale devono mantenere le capacità protettive per tutto il periodo del loro impiego.

Il Capo II, Uso dei dispositivi di protezione individuale, del Titolo III del Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro precisa chiaramente gli obblighi del datore di lavoro in merito alla scelta del DPI, alle condizioni in cui devono essere utilizzati, ai requisiti necessari.

Inoltre, precisa che il datore di lavoro (art. 77, comma 4):

a) mantiene in efficienza i DP;

b) ne assicura le condizioni d’igiene, mediante la manutenzione, le riparazioni e le sostituzioni necessarie e secondo le eventuali indicazioni fornite dal fabbricante.

Dunque, i dispositivi di protezione individuale non solo devono garantire la protezione del lavoratore, ma devono mantenere tale capacità per tutto il periodo del loro impiego.

Ed è evidente che i dispositivi devono essere adeguatamente mantenuti in stato di efficienza anche attraverso specifiche procedure e processi controllati.

Il datore di lavoro è obbligato a creare una scheda vita del singolo dispositivo e a far eseguire delle ispezioni annuali per verificarne il buon funzionamento.

La revisione annuale è regolamentata dalla norma EN 365, che definisce l’attività di manutenzione: pulizia e adeguato immagazzinamento, indispensabili per mantenere il Dpi in condizioni di funzionamento garantito.

Invece, l’ispezione annuale prevede un approfondito controllo del dispositivo anticaduta e deve essere svolta unicamente da persona competente, ossia una persona a conoscenza dei requisiti correnti di ispezione periodica, delle raccomandazioni e delle istruzioni emesse dal fabbricante applicabili al componente, al sottosistema o al sistema pertinente.

Anche la riparazione del dispositivo deve essere eseguita solo da persona competente per le riparazioni, autorizzata dal fabbricante, in conformità alle istruzioni dallo stesso.

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ll treeclimbing, nato negli Stati Uniti ad inizio del ‘900 e importato in Europa solo da alcuni decenni, consente di muoversi, in completa sicurezza, all’interno della chioma dell’albero con l’utilizzo di funi e imbraghi.

La tecnica del treeclimbing viene impiegata prevalentemente per operare in sicurezza su alberi di qualsiasi altezza e dimensione ed arrivare ovunque, anche quando gli alberi si trovano all’interno di piccoli giardini o cortili, o dove, per la morfologia del terreno (pendii, rivi di fiumi o laghi) sarebbe impossibile arrivare con mezzi meccanici.

Gli interventi in treeclimbing sono spesso da preferire all’uso di gru o piattaforme, che a causa del loro peso, possono compattare il terreno alla base della pianta oppure causare danni alle radici o alle branche dell’albero.

Non si tratta di una disciplina sportiva, alpinistica o speleologica e richiede quindi una specifica e adeguata formazione professionale.

Il Testo Unico in materia di sicurezza (D.Lgs 81/2008) rende obbligatorio seguire un corso ed ottenere l’abilitazione ai lavori in quota su fune specifica per lavori sugli alberi.

Fondamentale, inoltre, per mantenere alto il livello di professionalità è la continua formazione professionale (obbligatoria e non) con la partecipazione ad eventi e workshop per approfondire la propria preparazione.

Icon organizza corsi di formazione che consentono al corsista di conoscere ed utilizzare strumenti e tecniche di lavoro sicure ed affidabili per poter accedere e sapersi muovere all’interno della chioma degli alberi. 

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