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Gli APVR, ovvero Apparecchi di Protezione delle Vie Respiratorie, sono dispositivi progettati per salvaguardare l’utente dall’inalazione di sostanze nocive presenti nell’aria. Questi contaminanti includono:

  • Polveri
  • Nebbie
  • Fumi
  • Microorganismi
  • Vapori
  • Gas

Questi apparecchi sono fondamentali in numerosi contesti dove l’esposizione a tali contaminanti rappresenta un rischio significativo per la salute, come ad esempio negli spazi confinati.

Gli Apparecchi di Protezione delle Vie Respiratorie (APVR) si dividono principalmente in due categorie:

  • APVR Filtranti
  • APVR Isolanti

APVR Filtranti

Questi dispositivi sono utilizzabili in ambienti dove il livello di ossigeno è superiore al 17%. Tra essi troviamo:

Maschere Facciali Filtranti (FFP):

FFP1: Proteggono da polveri non tossiche e a bassa tossicità, con un’efficacia filtrante minima dell’80%.

FFP2: Proteggono da polveri, fumi e aerosol di media tossicità, con un’efficacia filtrante minima del 94%.

FFP3: Proteggono da polveri, fumi e aerosol ad alta tossicità, con un’efficacia filtrante minima del 99%.

Semimaschere e Maschere a Pieno Facciale:

Semimaschere: Coprono naso e bocca e utilizzano filtri intercambiabili.

Maschere a Pieno Facciale: Coprono l’intero viso, offrendo protezione anche agli occhi e utilizzano filtri intercambiabili.

Respiratori a Ventilazione Assistita (PAPR): Utilizzano un motore elettrico per forzare l’aria attraverso un filtro, offrendo maggiore comfort e protezione continua.

APVR Isolanti

Questi dispositivi forniscono aria respirabile indipendentemente dall’ambiente circostante. Sono utilizzati in ambienti dove l’aria è contaminata o sospetta di inquinamento e non può essere filtrata, garantendo una fonte d’aria separata e sicura.

Perché è importante addestrarsi all’uso degli APVR e conseguenze negative in caso di mancato addestramento?

Oltre ad essere obbligatorio per legge (Art. 77 D.Lgs. 81/08), addestrarsi al corretto utilizzo degli APVR è fondamentale per garantire la propria sicurezza e quella dei colleghi in ambienti confinati e sospetti di inquinamento. Senza un corretto addestramento infatti gli APVR potrebbero essere inefficaci e talvolta pericolosi.

Icon snc dispone di diversi scenari per la formazione e l’addestramento all’utilizzo di APVR in ambienti confinati e sospetti di inquinamento.

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Una copertura è considerata raggiungibile solo se è accessibile in condizioni di sicurezza. Questo significa che deve essere dotata di un sistema di sicurezza anticaduta adeguato, che permetta agli operatori di lavorare senza il rischio di caduta.

Questi sistemi possono essere suddivisi in due principali categorie: Dispositivi di Protezione Collettiva (DPC) e Dispositivi di Protezione Individuale (DPI).

Per garantire che una copertura sia raggiungibile in sicurezza, devono essere considerati vari fattori:

  • Progettazione e Installazione: I sistemi di sicurezza anticaduta devono essere progettati e installati da professionisti qualificati, in conformità con le normative vigenti e tenendo conto delle specificità strutturali della copertura.
  • Materiali e Resistenza: I materiali utilizzati per i sistemi di sicurezza devono essere resistenti e duraturi, in grado di mantenere le proprie caratteristiche nel tempo e di resistere alle condizioni ambientali a cui sono esposti.
  • Ispezioni e Manutenzione: È fondamentale eseguire regolari ispezioni e manutenzioni dei sistemi di sicurezza per garantirne l’efficacia continua. Questo include il controllo dei punti di fissaggio, dei correnti, dei montanti e degli ancoraggi.

Rendere una copertura raggiungibile in sicurezza è una priorità assoluta per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.

L’utilizzo di sistemi di sicurezza anticaduta, come i parapetti di sicurezza e le linee vita, è essenziale per proteggere gli operatori e garantire che possano svolgere il loro lavoro senza il rischio di cadute.

Attraverso una progettazione accurata, l’uso di materiali resistenti e una manutenzione regolare, è possibile creare un ambiente di lavoro sicuro e conforme alle normative.

Icon SNC non vende solo un prodotto finito ma vere e proprie soluzioni, risposte che portano allo sviluppo dei migliori sistemi di protezione per la sicurezza dei lavoratori.

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Il lavoro su fune rappresenta una soluzione altamente vantaggiosa in termini di tempo e risparmio.

Il lavoro su funi è una tecnica utilizzata per eseguire interventi in quota o in luoghi difficilmente accessibili, senza l’uso di impalcature o piattaforme aeree. Questa metodologia è spesso impiegata in vari settori, come l’edilizia, la manutenzione industriale, la pulizia di facciate, il restauro di edifici storici e la potatura di alberi.

Vediamo perché conviene utilizzare il lavoro su funi.

  • Efficienza economica: Risparmio sui costi di noleggio e installazione di impalcature o piattaforme. La riduzione dei tempi di intervento si traduce anche in un risparmio sui costi complessivi del lavoro.
  • Flessibilità e rapidità: Gli operatori su funi possono spostarsi rapidamente da un punto all’altro dell’area di lavoro, permettendo un intervento più dinamico e adattabile.
  • Sicurezza: Gli operatori su funi sono altamente qualificati e seguono rigidi protocolli di sicurezza, riducendo il rischio di incidenti. Lavorare su funi elimina inoltre il rischio di crolli di impalcature.
  • Minimo impatto ambientale: Non richiedendo strutture pesanti, il lavoro su funi ha un impatto minimo sull’ambiente circostante, il che è particolarmente vantaggioso in contesti naturali o su edifici storici.
  • Meno intrusività: In contesti urbani o su edifici in uso, il lavoro su funi disturba meno l’attività quotidiana rispetto all’installazione di impalcature o altre strutture ingombranti.
  • Adattabilità a diverse condizioni: È possibile lavorare in condizioni atmosferiche variabili dove l’uso di altre attrezzature sarebbe impraticabile o pericoloso.

In conclusione, il lavoro su funi rappresenta una soluzione pratica, sicura ed economica per una vasta gamma di interventi in quota o in luoghi difficilmente accessibili, offrendo vantaggi significativi rispetto alle tecniche tradizionali di accesso e lavoro in altezza.

Icon snc : professionisti dei lavori su fune!

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La linea vita è soggetta a diversi tipi di ispezione

Esaminare attentamente il sistema di ancoraggio è un passo cruciale per garantire la sicurezza dei lavoratori che utilizzano la linea vita. Ecco una panoramica dei controlli da eseguire durante le varie fasi di ispezione:

Ispezione al montaggio: Durante questa fase, l’installatore base segue attentamente le istruzioni del fabbricante dei dispositivi e dei progettisti per assicurarsi che il sistema sia installato correttamente e in conformità con le specifiche strutturali.

Ispezione prima dell’uso: Prima di ogni utilizzo, l’utilizzatore esegue controlli dettagliati sul sistema di ancoraggio. Questi controlli includono la verifica dello stato di impermeabilizzazione, l’usura, l’ossidazione o corrosione, e qualsiasi deformazione o anomalia dei componenti.

Ispezione periodica: Durante le ispezioni periodiche, condotte da installatori intermedi o tecnici abilitati, si effettuano controlli visivi e strumentali sia sul sistema di ancoraggio che sulla struttura di supporto e sui fissaggi. Queste verifiche sono cruciali per rilevare eventuali anomalie o difetti nel sistema.

Ispezione straordinaria: In caso di messa in servizio del sistema o rilevamento di difetti, viene eseguita un’ispezione straordinaria da parte di installatori avanzati o tecnici abilitati. Questo tipo di ispezione si concentra sulla correzione dei difetti e sulla garanzia del corretto funzionamento del sistema.

Oltre ai controlli sul campo, è essenziale verificare accuratamente la documentazione relativa al sistema di ancoraggio. Questo include documenti come elaborati grafici, relazioni tecniche, manuali di installazione e manutenzione, e registri delle ispezioni.

Le attività di ispezione sono fondamentali per garantire la sicurezza e l’efficacia nel tempo dei sistemi di ancoraggio.

Icon snc offre un servizio completo che va dalla progettazione, vendita e installazione di linea vita conformi a tutte le normative nazionali e locali. Inoltre, la nostra società è garante del servizio post-vendita per la manutenzione e verifiche.

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Ogni passo su altezze elevate è reso sicuro e protetto grazie alle linee vita

Le linee vita rappresentano uno strumento fondamentale per garantire la sicurezza dei lavoratori che operano in ambienti ad altezze elevate. Questi dispositivi non solo forniscono protezione individuale contro il rischio di cadute, ma sono anche essenziali per assicurare la conformità normativa e promuovere una cultura della sicurezza sul luogo di lavoro.

Ruolo delle linee vita nella prevenzione delle cadute

Le cadute da altezze costituiscono una delle principali cause di incidenti sul lavoro, con conseguenze spesso gravi o fatali per i lavoratori.

Le linee vita, installate su tettoie, ponteggi, piattaforme e altre strutture elevate, offrono un sistema di ancoraggio sicuro che consente ai lavoratori di muoversi in modo sicuro e controllato, riducendo al minimo il rischio di caduta.

Tipologie di linee vita e loro utilizzo

Le linee vita possono essere fisse o temporanee, a seconda delle esigenze specifiche dell’ambiente di lavoro.

Esistono diverse configurazioni di linee vita, tra cui le linee vita orizzontali, verticali e ad anello, progettate per adattarsi a una vasta gamma di situazioni lavorative e fornire protezione adeguata in diverse circostanze.

Conformità normativa e responsabilità del datore di lavoro

La legge prevede che il datore di lavoro debba adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori, compresa l’installazione di linee vita quando vi è rischio di caduta da altezze.

La conformità normativa non riguarda solo l’installazione corretta delle linee vita, ma anche la formazione dei lavoratori sull’uso corretto di tali dispositivi e l’implementazione di procedure di lavoro sicure.

Conclusione

Le linee vita rappresentano un investimento essenziale per proteggere la vita e la salute dei lavoratori che operano in ambienti ad altezze elevate. Oltre a fornire protezione individuale contro il rischio di cadute, contribuiscono a garantire la conformità normativa e promuovere una cultura della sicurezza sul lavoro. Investire nella corretta installazione e utilizzo delle linee vita è quindi una priorità per ogni azienda che si preoccupa della sicurezza e del benessere dei propri dipendenti.

Icon snc offre un servizio completo che va dalla progettazione, vendita e installazione  di linea vita conformi a tutte le normative nazionali e locali.

La normativa EN 795:2012 definisce diverse tipologie di linee vita in base alle loro caratteristiche e alla modalità di installazione. Ecco alcune delle principali tipologie:

  • Tipo A: linee vita permanenti come ganci sottotegola o golfari di fissaggio a muro.
  • Tipo B: linee vita temporanee utilizzate in cantiere.
  • Tipo C: linee vita permanenti che consentono all’operatore di muoversi liberamente.
  • Tipo D: linee vita con guida rigida.
  • Tipo E: dispositivi di ancoraggio zavorrati.

Ecco una breve descrizione delle tipologie di linee vita menzionate:

Tipo A (Linee vita permanenti): Queste linee vita sono permanentemente installate e possono includere ganci sottotegola o golfari di fissaggio a parete. Sono progettate per fornire un punto di ancoraggio stabile e sicuro per i lavoratori che operano in quota.

Tipo B (Linee vita temporanee): Queste linee vita sono progettate per un utilizzo temporaneo, ad esempio in un cantiere durante lavori di costruzione o manutenzione. Possono essere installate e rimosse facilmente secondo le esigenze del lavoro.

Tipo C (Linee vita permanenti con libertà di movimento): Queste linee vita permanenti consentono all’operatore di muoversi liberamente lungo la linea senza dover scollegarsi e ricollegarsi continuamente. Sono ideali per lavori che richiedono movimenti estesi su superfici in quota.

Tipo D (Linee vita con guida rigida): Queste linee vita sono dotate di un sistema di guida rigido, che può essere costituito da travi o binari, per garantire un movimento sicuro lungo la linea. Sono utilizzate in situazioni in cui è necessario un maggior controllo del movimento dell’operatore.

Tipo E (Dispositivi di ancoraggio zavorrati): Questi dispositivi di ancoraggio sono utilizzati quando non è possibile o pratico installare linee vita permanenti. Possono essere costituiti da pesi zavorrati che vengono posizionati sul tetto o su altre superfici per fornire un punto di ancoraggio temporaneo.

È importante consultare la normativa specifica e coinvolgere professionisti esperti nella progettazione e nell’installazione delle linee vita per garantire la conformità alle normative di sicurezza e la sicurezza dei lavoratori.

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Il 28 aprile rappresenta la Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, istituita nel 2003 dall’ILO, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro.

Questo giorno, che quest’anno celebra la sua 21ª edizione, offre un’importante opportunità di riflessione e dialogo su questioni cruciali legate alla prevenzione nei contesti lavorativi.

Il tema del 2024, ‘Sicurezza e salute sul lavoro: Dialogo sociale e cultura della prevenzione’, sottolinea l’importanza del coinvolgimento di governi, datori di lavoro e lavoratori nel promuovere una cultura della prevenzione e nel favorire il dialogo sociale per garantire luoghi di lavoro sicuri e salutari per tutti.

La Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro è estremamente importante perché mette in luce tematiche fondamentali legate alla protezione e al benessere dei lavoratori.

Ecco perché è così significativa:

  • Sensibilizzazione: La giornata serve a sensibilizzare l’opinione pubblica, i governi, i datori di lavoro e i lavoratori stessi sui rischi presenti nei luoghi di lavoro e sull’importanza di adottare misure preventive.
  • Promozione della cultura della prevenzione: Promuovere una cultura della prevenzione significa incoraggiare una mentalità che mette al centro la sicurezza e la salute dei lavoratori, integrando queste tematiche nei processi decisionali e operativi delle organizzazioni.
  • Riduzione degli incidenti sul lavoro: Attraverso l’educazione, la formazione e l’applicazione di norme e procedure di sicurezza, la giornata contribuisce a ridurre il numero di incidenti e lesioni sul lavoro.
  • Miglioramento delle condizioni lavorative: Promuovendo la sensibilizzazione e il coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti, si lavora per migliorare le condizioni di lavoro e creare ambienti più sicuri e salutari.
  • Rispetto dei diritti dei lavoratori: La Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro aiuta a riaffermare l’importanza dei diritti dei lavoratori alla salute e alla sicurezza sul posto di lavoro, sottolineando l’obbligo etico e legale delle organizzazioni di garantire un ambiente lavorativo sicuro.

In sintesi, questa giornata è un’occasione cruciale per promuovere una cultura di prevenzione e sensibilizzare sull’importanza di garantire luoghi di lavoro sicuri e salutari per tutti i lavoratori.

I dati sulle morti bianche nel 2023

Secondo l’ultima rilevazione provvisoria dell’Inail, nel 2023 sono stati segnalati quasi tre morti sul lavoro al giorno. Complessivamente sono state 1.041 le denunce di morti bianche giunte all’Inail in 12 mesi. Dato in calo del 4,5% rispetto all’anno precedente (2022) quando si contavano 1.090 denunce di decessi sul lavoro.

Sempre nel corso del 2023, l’Inail stima che ci siano stati 15 incidenti mortali plurimi, vale a dire quelli in cui hanno perso la vita due o più lavoratori. Le vittime sono state in totale 36. In 22 casi era coinvolto anche un mezzo di trasporto.

Tra i più noti incidenti mortali plurimi del 2023, quello avvenuto ad agosto a Brandizzo (Torino), dove cinque addetti alla manutenzione dei binari della ferrovia erano stati travolti da un treno, e la deflagrazione in una fabbrica di fuochi di artificio che a settembre aveva causato tre vittime in Abruzzo.

A novembre c’era stato anche uno scontro frontale vicino a Urbino, tra un pullman e un’ambulanza. A perdere la vita i 3 operatori sanitari e il paziente. Un dato, quello degli incidenti mortali plurimi, in calo rispetto al 2022, quando erano stati denunciati 19 incidenti plurimi per un totale di 46 decessi, di cui 44 stradali.

La casistica

Secondo i dati Inail, tra gli incidenti mortali nel 2023 sono diminuiti quelli in itinere, ovvero quelli avvenuti nel tragitto casa-lavoro (dai 300 del 2022 ai 242 del 2023), mentre sono aumentati quelli avvenuti in occasione di lavoro: da 790 a 799. In particolare, il 91,7% dei casi mortali ha riguardato gli uomini, con un calo dell’1,5% rispetto al 2022, e quasi la metà dei decessi rientrava nella fascia tra i 50 e i 64 anni.

I dati sugli infortuni

Quanto ai dati sugli infortuni sul lavoro, le denunce presentate all’Inail tra gennaio e dicembre 2023 sono state oltre 585mila, in calo del 16,1% rispetto alle 697.773 del 2022. Riduzione che sembra essere dovuta quasi esclusivamente al minor impatto dei casi Covid che avevano caratterizzato i precedenti rilevamenti. Sono risultate, invece, in aumento le denunce di malattia professionale rilevate allo scorso 31 dicembre: quasi 73mila (+19,7% rispetto al 2022). Nello specifico, il 73,7% delle patologie denunciate nel 2023 erano riferibili agli uomini, in sostanziale stabilità con il 2022, e anche la distribuzione territoriale non ha registrato variazioni significative rispetto all’anno precedente, con la concentrazione maggiore delle denunce nelle regioni del Centro (36,8%), seguito da Sud (25,4%), Nord-Est (18,9%), Isole (9,5%) e Nord-Ovest (9,4%).

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La sicurezza durante il lavoro su funi dipende dalla corretta preparazione, dalla valutazione dei rischi e dall’adeguato utilizzo dell’attrezzatura di sicurezza.

Il lavoro su funi può essere sicuro se vengono seguite le corrette procedure di sicurezza e vengono adottate le adeguate misure di prevenzione dei rischi. Tuttavia, ci sono diversi fattori che possono influenzare la sicurezza durante il lavoro su funi, come la formazione dei lavoratori, l’uso corretto dell’attrezzatura, la valutazione dei rischi e il rispetto delle normative di sicurezza.

Icon snc garantisce una formazione professionale su lavori di sospensione su fune.

Ecco alcuni punti chiave per garantire la sicurezza durante il lavoro su funi:

Formazione: Assicurarsi che i lavoratori siano adeguatamente formati e addestrati per eseguire il lavoro su funi in modo sicuro e competente. Questo include la conoscenza delle tecniche di ancoraggio, l’uso corretto dell’attrezzatura di protezione individuale e la capacità di gestire situazioni di emergenza.

Valutazione dei rischi: Prima di iniziare qualsiasi lavoro su funi, è essenziale condurre una valutazione approfondita dei rischi per identificare e mitigare potenziali pericoli. Questo può includere la valutazione delle condizioni meteorologiche, delle caratteristiche del terreno e degli ostacoli presenti sul luogo di lavoro.

Utilizzo dell’attrezzatura di sicurezza: Assicurarsi che vengano utilizzate attrezzature di sicurezza appropriate e che siano in buone condizioni. Questo può includere imbracature, corde, moschettoni, dispositivi di arresto delle cadute e altri dispositivi di protezione individuale.

Supervisione e comunicazione: È importante che il lavoro su funi sia adeguatamente supervisionato e che vi sia una comunicazione chiara tra i membri del team per garantire il coordinamento delle attività e la risoluzione tempestiva di eventuali problemi o emergenze.

Conformità normativa: Assicurarsi di seguire tutte le normative e le linee guida di sicurezza pertinenti, comprese quelle riguardanti l’uso di attrezzature di lavoro su funi e la protezione contro le cadute.

Con le giuste precauzioni e una pianificazione adeguata, il lavoro su funi può essere eseguito in modo sicuro ed efficiente.

 

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La differenza tra formazione, informazione e addestramento è importante da conoscere per chiunque tratti di sicurezza sul lavoro.

Formazione e informazione hanno un aspetto in comune, ossia che devono essere fornite obbligatoriamente dal datore di lavoro ai lavoratori, nelle modalità previste dalla normativa per le specifiche mansioni nei vari settori. L’addestramento, invece, risulta necessario solo in alcuni casi specifici.

Formazione

L’Art.1, Comma 1 del D.Lgs 81/08 definisce la formazione come il processo educativo attraverso il quale vengono trasferite ai lavoratori nozioni e grazie cui vengono sviluppate le competenze necessarie per lo svolgimento in sicurezza del proprio lavoro e quindi identificato, gestito e risolto ogni tipo di rischio.

Questo significa che sul datore di lavoro ricade la responsabilità di mettere nelle condizioni i lavoratori di acquisire informazioni e competenze funzionali alla prevenzione e allo svolgimento della loro mansione in una condizione di salute e sicurezza.

La formazione in tema sicurezza si differenzia a seconda delle figure a cui è indirizzata (Es. Lavoratori, RSPP, Preposto, Datore di Lavoro, RLS…) e può essere di carattere generale o specifica per un particolare livello di rischio. Allo stesso modo, può fare riferimento a uno specifico aspetto della sicurezza (Es. DPI, Antincendio, Attrezzature, Spazi confinati…).

Informazione

Per informazione si intende il mero trasferimento di conoscenze funzionali all’identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi negli ambienti di lavoro. Ciò prevede quindi che il datore di lavoro fornisca ai lavoratori le informazioni adeguate in tema sicurezza, riguardanti un particolare aspetto della mansione, dell’ambiente di lavoro o dell’utilizzo di attrezzature.

Addestramento

L’addestramento può essere definito come l’insieme di attività svolte con il fine di fare apprendere ai lavoratori l’utilizzo corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi e le procedure di lavoro adeguate da mettere in atto. L’addestramento viene effettuato da una persona esperta, nei luoghi di lavoro e durante l’orario di lavoro. Tra i tre termini è quello che ha una valenza più pratica e operativa, come si può evincere dalla definizione.

La formazione, l’informazione e l’addestramento, accordo con la normativa devono essere svolti in tre momenti:

  • All’inizio di un rapporto di lavoro
  • Nel caso di un cambio di mansione o di un cambiamento nella mansione stessa
  • Nel caso vengano introdotte nuove attrezzature, tecnologie o materiali qualificabili come fonti di rischio.

Tutte e tre le modalità risultano egualmente a carico e responsabilità del datore di lavoro.

La nostra esperienza pluriennale ci permette di formare e preparare:

– operatore – tecnici – imprese del settore

sul corretto utilizzo dei sistemi anticaduta, garantendo una formazione professionale su:

  • lavori in quota e utilizzo DPI 3 Cat
  • lavori su fune Modulo A e Modulo B alberi
  • antincendio
  • recuperi in emergenza
  • utilizzo PLE
  • recupero da ponteggi
  • pronto soccorso
  • carrelli elevatori
  • spazi confinati
  • Corso di installatore sistemi Linea Vita

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Progettare una linea vita richiede un’attenta analisi dei rischi e delle necessità dell’ambiente di lavoro.

Quando si tratta di lavorare in altezza, la sicurezza dei lavoratori è prioritaria. Ecco perché progettare linee vita richiede una pianificazione accurata e una valutazione attenta dei rischi.

È essenziale considerare attentamente fattori come la struttura dell’edificio, i tipi di attività svolte in quota e le normative di sicurezza pertinenti al fine di garantire un sistema robusto e affidabile che protegga gli operatori da cadute e incidenti, promuovendo al contempo un ambiente lavorativo sicuro e produttivo.

Devi installare una linea vita? Offriamo un servizio completo che va dalla progettazione, vendita e installazione di linea vita conformi a tutte le normative nazionali e locali.

Come si progetta una linea vita?

Valutazione del sito: Inizia valutando l’ambiente di lavoro e identificando le aree in cui sarà necessaria una linea vita. Considera la struttura dell’edificio, le superfici di ancoraggio disponibili e la presenza di eventuali ostacoli.

Normative di sicurezza: Queste normative possono variare a seconda della regione e devono essere seguite attentamente durante il processo di progettazione e installazione.

Determinazione dei carichi: Calcola i carichi massimi previsti per la linea vita, tenendo conto del numero di operatori che potrebbero essere collegati contemporaneamente e dei possibili carichi di caduta.

Scelta del tipo di linea vita: Esistono diversi tipi di linee vita, tra cui linee vita orizzontali, verticali e flessibili. È fondamentale scegliere il tipo più adatto alle esigenze dell’ambiente di lavoro e alle attività svolte in quota.

Disposizione del percorso: Assicurarsi che la linea vita sia facilmente accessibile e che copra tutte le zone di rischio.

Selezione dei componenti: I componenti della linea vita, tra cui punti di ancoraggio, cavi, dispositivi di assorbimento dell’energia e sistemi di ancoraggio, devono essere conformi alle normative di sicurezza e siano adatti all’uso previsto.

Installazione: L’installazione deve essere eseguita da personale qualificato e certificato.

Formazione degli operatori: Gli operatori devono essere formati adeguatamente sull’uso corretto della linea vita, inclusa l’ispezione prima dell’uso e le procedure di emergenza in caso di caduta.

Manutenzione e ispezione: Sono fondamentali le ispezioni periodiche e manutenzione della linea vita per garantire che sia in condizioni di sicurezza ottimali.

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