Nel gruppo dei DPI di 3° categoria rientrano tutti i dispositivi capaci di proteggere il lavoratore da danni gravi o permanenti.

I DPI di terza categoria sono i dispositivi di protezione individuale utili per proteggere il capo dal rischio di collisioni accidentali, il volto e gli occhi da scintille, schegge e residui di lavorazioni, dalle cadute dall’alto e molto altro.

In alcuni ambienti lavorativi sono obbligatori, come specifica il D.Lgs. 81/08, in altri facoltativi, ed è a discrezione del datore di lavoro o del lavoratore stesso scegliere se indossarli oppure no.

Tra i DPI ci sono:

Elmetti.

Questi dispositivi sono previsti in svariati ambiti lavorativi e proteggono il capo dalle cadute accidentali e anche da quelle di materiali provenienti dall’alto. Alcuni modelli sono dotati di visiera per proteggere gli occhi dagli agenti irritanti, di dispositivi oto-protettivi per proteggere l’apparato uditivo e possono essere dotati anche di maschere per tutelare le vie respiratorie.

Imbracature.

Le imbracature proteggono i lavoratori dalle cadute dall’alto: i lavoratori possono operare nella massima sicurezza e muoversi anche comodamente visto che sono progettate per lasciare liberi i movimenti e consentire di svolgere normalmente l’attività lavorativa.

Autorespiratori.

Si tratta di dispositivi di protezione per le vie respiratorie necessari quando vengono svolti lavori in ambienti con carenza d’ossigeno o dove c’è una forte contaminazione da inquinanti.

L’Art. 77 del D.Lgs. 81/08 stabilisce che, per utilizzare correttamente questi DPI, è fondamentale che i lavoratori siano formati adeguatamente ed anche informati su come indossarli, come effettuare le operazioni di pulizia e manutenzione e individuare quando necessitano di essere sostituiti.

Inoltre, la revisione dei DPI di 3° categoria è obbligatoria e deve essere eseguita con cadenza ANNUALE, come previsto dalla normativa vigente D.Lgs.81/08, D.Lgs 475/92 e norma UNI EN 365:2005.

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L’operatore su fune lavora ad altezze che possono superare anche il centinaio di metri, e molto spesso lo fa stando letteralmente sospeso nel vuoto.

L’operatore su fune è un professionista che opera nel settore dei lavori in quota utilizzando come sistema di protezione diversi strumenti anticaduta, fra i quali la fune.

Attualmente gli ambiti lavorativi di un operatore su fune riguardano quasi tutti i settori produttivi: edilizia, industria, telecomunicazioni, decoro urbano, bonifiche ambientali, ect.

Ovunque sia necessario eseguire un lavoro a più di due metri da terra, e per farlo sia necessario essere assicurati ad una fune, è obbligatorio per legge che il lavoro venga eseguito da un operatore su fune.

Come si diventa operatore su fune?

Al contrario di quello che si pensa, operare su fune è un lavoro difficile e molto professionale che, si fa anche in Italia da molti anni, con molte aziende e centri di formazione specializzati nei lavori più difficili.

Per diventare operatore su fune è necessario frequentare un Corso da Operatore per l’esecuzione di lavori temporanei in quota con l’impiego di sistemi di accesso e posizionamento mediante funi su siti Artificiali e Naturali.

Il corso è finalizzato all’apprendimento delle tecniche operative necessarie ad eseguire in totale sicurezza i lavori in quota, chiamati anche lavori in sospensione.

Il corso è obbligatorio per chiunque voglia intraprendere questa professione e rilascia una certificazione riconosciuta a livello europeo.

Gli interventi tramite lavoro in fune sono per definizione delicati: Icon snc è in possesso di tutto il necessario per operare in sicurezza e nel rispetto delle norme di legge.

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