Permesso di lavoro e piano emergenza per spazi confinati

Prima dell’inizio dei lavori in ambienti confinati il datore di lavoro deve redigere e firmare il permesso di lavoro. Il documento deve essere controfirmato dal datore di lavoro dell’impresa committente e, per presa visione, dai lavoratori che accedono allo spazio confinato.

Il permesso di lavoro deve contenere almeno:

  • le caratteristiche dell’ambiente confinato e degli interventi che devono essere effettuati
  • il nominativo del preposto e degli addetti all’intervento
  • l’esito di controlli/verifiche effettuate prima dell’accesso
  • i DPI e le attrezzature da utilizzare durante i lavori
  • le misure di prevenzione e protezione da applicare

Il rischio residuo può essere fronteggiato con un piano di emergenza, che deve essere portato a conoscenza di tutti i lavoratori coinvolti a vario titolo e messo a disposizione delle squadre di soccorso esterno.

La procedura di emergenza deve contenere almeno:

  • le caratteristiche dei luoghi di lavoro
  • i nominativi dei responsabili della gestione dell’emergenza
  • una sintesi della valutazione del rischio
  • modalità di chiamata e assistenza agli addetti del Servizio Sanitario Nazionale e dei Vigili del Fuoco
  • planimetria riportante la geometria del luogo di lavoro, l’ubicazione del materiale di soccorso e l’indicazione delle vie di accesso
  • modalità di informazione e formazione del personale addetto all’emergenza
  • modalità e periodicità di addestramento alle procedure di emergenza
  • l’elenco delle attrezzature e dei DPI messi a disposizione per le operazioni di soccorso
  • l’individuazione di un percorso di accesso dei mezzi di soccorso tenendo conto della viabilità interna ed esterna.
  • Il piano di emergenza deve individuare singole fasi operative secondo una determinata gerarchia (chi fa che cosa) e deve essere periodicamente aggiornato.

Devi svolgere un lavoro in uno spazio confinato? Il nostro team è un punto di riferimento nell’ambito dei lavori negli spazi confinati o sospetti di inquinamento

Richiedi maggiori informazioni

Tel. 071-7108525

La valutazione dei rischi è fondamentale per ogni azienda per poter individuare tutti gli strumenti necessari a garantire la sicurezza sul luogo di lavoro.

La valutazione dei rischi, definita dal D.Lgs. 81/08 come la “valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nei luoghi di lavoro, è finalizzata a individuare le misure di prevenzione e protezione e ad elaborare il programma delle misure di miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.

Il processo di valutazione si configura come un’operazione complessa; è un esame sistematico che prende in considerazione:

-Le possibili cause di infortuni o danni;

-La possibilità di eliminare rischi;

-Le misure di prevenzione o protezione che sono o dovrebbero essere in atto per tenere i rischi sotto controllo.

Il datore di lavoro ha l’obbligo di redigere il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi), strumento cartaceo o elettronico che dimostra di aver eseguito e di continuare ad eseguire le valutazioni dell’azienda e dei possibili rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Questa documentazione è il vero fulcro della tutelare per i lavoratori poiché stabilisce buone prassi, regole, procedure, obbligo di uso DPI e così via. Al contempo, per l’azienda è l’unico strumento di tutela dal punto di vista legale nel caso di eventi sfavorevoli.

Valutazione dei rischi con Icon snc

Valutiamo insieme al RSSP l’esistenza di rischi specifici al lavoro in quota commisurati alle operazioni che il lavoratore deve eseguire. Un buon coordinamento tra il progettista del sistema anticaduta e  il RSSP permette di minimizzare i costi d’impianto senza compromettere o rallentare eccessivamente le attività lavorative.

Per avere una consulenza in materia, contattaci

Tel. 071-7108525

  • Gli elmetti di protezione sono vari ed efficienti nel loro ruolo, dai caschi da cantiere al casco da lavoro con visiera, ne esiste uno per ogni attività.

    Il casco antinfortunistico, chiamato anche casco di protezione o elmetto di sicurezza, è un elemento indispensabile per la salvaguardia del lavoratore, ma non solo. Si tratta di un DPI (dispositivo di protezione individuale) necessario a proteggersi dalla caduta di oggetti e/o schegge, e parti pericolose di materiali in utilizzo.

    Gli elmetti di sicurezza non sono tutti uguali e si dividono a loro volta in diverse tipologie a seconda dell’attività a cui sono destinati.

    Il livello di protezione che offrono infatti cambia e ognuno presenta caratteristiche specifiche idonee al contesto in cui deve essere usato.

    Ecco le categorie principali:

    • Elmetto antiurto per l’industria: resiste agli urti ed è indicato per i lavori in ambiti che non comportano rischi particolarmente significativi. Può essere dotato di accessori vari tra cui cuffie o torce.
    • Elmetto di protezione contro le cadute dall’ alto: protegge contro la caduta di oggetti e durante un’eventuale caduta evita di battere il capo contro gli ostacoli circostanti. Si usa principalmente nell’edilizia ed è costituito da una calotta per attutire gli impatti, un cinturino sottogola resistente da 25 a 50kg di tiro e un sistema di regolazione sulla nuca, oltre ad una fascia antisudore.
    • Elmetto a elevate prestazioni: assorbe gli urti forti e resiste a penetrazioni profonde. È adatto ai lavori pericolosi ed è costituito da calotta, bardatura, cinturino sottogola e sistema di regolazione.
    • Casco da elettricista: è molto resistente alle correnti elettriche (anche fino a 440 volt per le esposizioni di breve durata) ed è quindi il più indicato per gli interventi che comportano rischi di folgorazione.
    • Casco forestale: progettato per resistere alle schegge e alla caduta dei rami. È dotato di visiera per proteggere gli occhi e di protezioni auricolari per attutire i rumori ed è quindi destinato a lavori forestali e di giardinaggio.

    Scopri i nostri prodotti!

Tecnicamente il metodo è sicuro e il sistema si basa su una doppia sicurezza: posizionamento (fune di lavoro) con protezione anticaduta (fune di sicurezza).

I lavori in quota su fune sono un approccio sempre più diffuso, in particolare nel settore dell’edilizia. Tuttavia, se da un lato consentono di ridurre i costi e raggiungere luoghi di lavoro inaccessibili, dall’altro richiedono lo scrupoloso rispetto di specifici requisiti e procedure.

Il sistema di lavoro con funi è costituito interamente da dispositivi di protezione individuali (DPI) anticaduta e di posizionamento sul lavoro, quindi è affidato alle attrezzature, alla competenza dell’operatore e alla sorveglianza.

Bisogna comunque porre l’attenzione al fatto che l’operatore sospeso ha poca libertà di movimento e poche possibilità di fuga: una direzione, quella delle funi, verso l’alto o verso il basso con bassa velocità di fuga verso il basso e bassissima verso l’alto. Le funi essendo disposte tra l’operatore e le lavorazioni sono esposte al danneggiamento.  Il soccorso è generalmente più complesso e richiede sorveglianza e quindi obbligo di non lavorare su funi da soli.

Tra i vantaggi del lavoro in quota su funi, rispetto a quello su struttura fissa, possiamo evidenziare:

  • maggiore agilità di movimento;
  • minore ingombro;
  • raggiungimento di aree ristrette o inaccessibili;
  • riduzione dei costi.

È una soluzione che offre particolari benefici nei settori dell’edilizia civile o industriale in cantieri temporanei e mobili, o nel settore dell’orboricoltura. Tuttavia, in caso di emergenza, il soccorso è più complesso. Quindi, sono richieste procedure specifiche e il rispetto di obblighi imprescindibili per la sicurezza, come il divieto di lavorare su funi da soli.

La nostra esperienza pluriennale ci permette di formare e preparare:

– operatore – tecnici – imprese del settore

sul corretto utilizzo dei sistemi anticaduta, garantendo una formazione professionale su: lavori su fune Modulo A e Modulo B alberi

Richiedi maggiori informazioni

Tel. 071-7108525

Due giorni di Open Days, il 12 e il 13 aprile. L’evento avrà lo scopo di mostrare e far provare con mano le novità in ambito safety.

Gli specialisti del lavoro in quota e negli spazi confinati, insieme ai loro partner tecnici, mostreranno e faranno provare dal vivo, tecniche e prodotti innovativi. In collaborazione con i partners:

  • Branach – le scale portatili anticaduta
  • Syam by Gamesystem Italia – l’anticaduta balconi e finestre più evoluto
  • E con la partecipazione speciale di Petzll con i ragazzi di Dinamiche Verticali srlrl – Agenzia Petzl Italia – i DPI e per il lavoro in fune, in quota e negli spazi confinati.

L’evento è dedicato soprattutto ad operatori su fune, installatori e montatori industriali; impiantisti, installatori di tende e serramenti e Rssp, HSE, Coordinatori alla sicurezza.

Perché è importante partecipare agli OPEN Days?

Nel 2023, è impensabile che il lavoro, che dovrebbe innalzare la qualità della vita, riempirla e contribuire alla felicità personale di ognuno, possa diventare un’occasione di esporsi a pericoli mortali nel quotidiano.

Garantire la sicurezza di un lavoratore durante l’esecuzione delle sue mansioni non è solo un dovere morale ma anche un obbligo legislativo. Ad oggi accadono ancora molti incidenti sul lavoro, ed ecco perché nel D.lgs. 81/08 viene molto spesso menzionato e ribadito il sostantivo miglioramento.

Gli Open Days si svolgeranno all’insegna dell’informazione e dimostrazione sotto la guida di istruttori e tecnici qualificati presso il nostro centro. Il centro offre un vasto ventaglio di corsi di grande qualità riproposti in un ambiente adeguato, attrezzato e che rispecchia la realtà lavorativa delle aziende.

L’ingresso è gratuito e non necessita di prenotazione. Ma se si desidera dimostrazioni su misura, basta prenotare la visita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Seguici per restare aggiornato su tutti gli eventi futuri!

Per altre informazioni contattaci
Tel. 071-7108525

I dispositivi possono essere validi, di alta qualità e costosi, ma se non sono adeguati a chi li deve indossare, non li useranno perché rappresenteranno un ostacolo nel loro lavoro.

I DPI, ovvero Dispositivi di Protezione Individuale, sono attrezzature e strumentazioni che hanno l’obiettivo di ridurre al minimo i danni derivanti dai rischi per la salute e sicurezza sul lavoro.

È importante che i DPI abbiano dei requisiti ben precisi, ovvero che siano:

  • adeguati ai rischi da prevenire (senza costituire un rischio maggiore);
  • adeguati alle condizioni esistenti sul luogo lavorativo;
  • compatibili tra loro, qualora i rischi siano molteplici e sia necessario l’utilizzo in contemporanea di più DPI;
  • facili da indossare e da togliere in caso di emergenza.
  • adatti delle esigenze ergonomiche e di salute dei lavoratori.

Bisogna sottolineare anche quali attrezzature non sono considerate DPI, ovvero:

  • indumenti di lavoro ordinari e uniformi non destinate in modo specifico alla salute e sicurezza del lavoratore
  • attrezzature dei servizi di soccorso e di salvataggio
  • attrezzature di protezione individuale di forze armate, forze di polizia e personale per il mantenimento dell’ordine pubblico
  • attrezzature di protezione individuale dei mezzi di trasporto stradali
  • materiali sportivi
  • materiali per l’autodifesa o dissuasione
  • apparecchi portatili per individuare e segnalare rischi e fattori nocivi

Cosa valutare prima di acquistare i DPI?

Prima di acquistare i DPI l’azienda deve valutare la situazione specifica dovuta alle lavorazioni da svolgere per poter adottare le giuste misure scegliendo DPI idonei.

Il fornitore deve rilasciare per ogni DPI un prospetto informativo contenente le indicazioni relative al fabbricante, al marchio CE, le istruzioni per l’uso, la conservazione, la pulizia, la manutenzione, la revisione e la disinfezione.

È consigliabile comunque coinvolgere un tecnico esperto sulla sicurezza per avere un quadro chiaro per la scelta idonea dei DPI da fornire ai lavoratori, in maniera da garantire il giusto confort, semplicità dell’uso e allo stesso tempo avere la maggior protezione per i lavoratori che faranno uso di essi.

Vuoi maggiori informazioni? Contattaci! Tel. 071-7108525

Pubblicata la normativa sull’installatore di sistemi di ancoraggio permanenti, tra cui linea vita per tetti

Con la norma UNI 11900:2023 (in vigore dal 16 febbraio 2023), UNI definisce i requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità degli installatori dei sistemi di ancoraggio.

L’attività professionale dell’installatore di sistemi di ancoraggio è articolata in tre livelli: base, intermedio e avanzato.

I requisiti sono specificati in termini di conoscenze e abilità, anche al fine di identificarne chiaramente il livello di autonomia e responsabilità in coerenza con il Quadro Nazionale delle Qualificazioni (QNQ). Tali requisiti sono inoltre espressi in modo da rendere omogenei e trasparenti, per quanto possibile, i relativi processi di valutazione della conformità e quindi le procedure di certificazione.

I l capitolo 4 (“Compiti e attività specifiche della figura professional’’) riporta i compiti e le attività specifiche della figura professionale – articolati per i livelli base, intermedio e avanzato – sintetizzati attraverso un prospetto di facile consultazione (nel prospetto vengono infatti evidenziati con una ‘X’ quali compiti possono essere effettuati dall’installatore base e/o intermedio e/o avanzato).

Anche nel capitolo 5 i punti relativi alle conoscenze, abilità, autonomia e responsabilità associate all’attività professionale sono resi attraverso un sintetico prospetto per agevolarne rapidamente la comprensione.

La norma si completa con tre appendici.

L’appendice A sono definiti gli elementi utili sulle modalità di valutazione delle conformità applicabili, sviluppati tenendo in considerazione il contenuto in ambito della normazione tecnica volontaria e alla valutazione della conformità (UNI CEI En ISO/EC 17000);

Nell’appendice B vengono indicati gli aspetti etici e deontologici applicabili, compreso un inquadramento generale col fine di creare base solida per la cultura dell’integrità professionale al fine di tutelare consumatori, utenti e stakeholder pertinente.

Infine l’appendice C, contiene i requisiti minimi circa la formazione non formale dell’installatore in materia di contenuti teorici, prodotti, lavorazioni e controlli.

Continua a seguirci per altre informazioni.

Piattaforme Lavoro Elevabili: scopri quali corsi di formazione seguire e come ottenere l’abilitazione PLE

Le piattaforme aeree o PLE (Piattaforme di Lavoro mobili Elevabili) sono strumenti imprescindibili per quei lavori che richiedono di raggiungere altezze considerevoli in tutta sicurezza: la potatura degli alberi, un intervento mirato sulla facciata di un edificio, la manutenzione delle linee aeree dei tram. E proprio perché la sicurezza del lavoratore è la loro ragion d’essere, esistono precise linee guida di utilizzo delle piattaforme aeree che vanno seguite scrupolosamente prima, dopo, e durante l’impiego.

Per manovrare una piattaforma aerea serve una licenza apposita. Il Decreto legislativo 81/2008 – meglio noto come Testo unico sulla sicurezza sul lavoro – e l’accordo 22/02/2012 della Conferenza stato-regioni, identificano le piattaforme mobili elevabili come attrezzature per il cui impiego è necessaria un’apposita formazione e abilitazione.

Tale obbligo di formazione, sia teorica che tecnico-pratica, ricade sul datore di lavoro che per la formazione può rivolgersi a:

Regioni e province autonome, attraverso le proprie ASL

Ministero del Lavoro

INAIL

Associazioni sindacali di settore

Soggetti ed enti formatori autonomi riconosciuti

Aziende produttrici, utilizzatrici, distributrici e noleggiatrici delle PLE

I nostri corsi per PLE garantiscono la formazione obbligatoria per gli addetti che operano con le piattaforme di lavoro mobili elevabili.

Durante il corso vengono trattati nel dettaglio le varie tipologie di piattaforme aeree, i dispositivi di protezione individuale che è fondamentale possedere, gli elementi di rischio da considerare sia a terra che in quota, sia da parte dell’operatore che del datore di lavoro.

 

L’alternativa, se non si dispone del patentino o di qualcuno che lo possieda, è il noleggio a caldo della piattaforma aerea: cioè la formula per cui è l’azienda di noleggio che fornisce il personale in grado di manovrare la piattaforma in sicurezza.

Iscriviti al nostro corso!

Richiedi maggiori informazioni

Tel. 071-7108525

L’utilizzo di un’imbracatura di sicurezza è indispensabile in diverse situazioni. Ovviamente si pensa immediatamente all’ambito dell’edilizia, ma deve essere indossata anche da chi lavora in ambienti confinati o svolge attività di salvataggio.

Le imbracature di sicurezza sono dei sistemi di arresto caduta utili a prevenire gli incidenti quando si lavora in alta quota o all’interno di spazi confinati.

Fanno parte dei DPI, i Dispositivi di Protezione Individuale, e sono particolarmente indicate per affrontare lavori ad alto rischio che possono causare danni gravi. La scelta dell’attrezzatura anticaduta non può essere affidata al caso: ci sono soluzioni specifiche per ogni settore, per ogni lavoro e per ogni necessità.

Sono costituite da “cinture” di appositi tessuti tecnici molto resistenti, chiamate brache, collegate tra loro e studiate per cingere il busto, i fianchi e le cosce di chi le indossa.  Servono per essere assicurate a una fune, una linea vita o a un altro dispositivo e permettere così al lavoratore di svolgere in sicurezza interventi e manovre pericolosi.

Nello specifico il sistema anticaduta nella sua totalità è composto da:

  • un robusto punto di ancoraggio, posizionato in un punto capace di sopportare ogni sollecitazione a cui è sottoposto.
  • Sistemi di collegamento – come le funi di sicurezza, i dispositivi retrattili e i cordini di posizionamento – e gli assorbitori di energia, montati tra l’imbracatura anticaduta e gli ancoraggi e fondamentali per smorzare le sollecitazioni derivanti dalle cadute, che altrimenti potrebbero creare gravi danni all’operatore.
  • L’IMBRAGO, composto da bretelle e cosciali, che permette di agganciarsi per mezzo di connettori altrimenti detti moschettoni che possono essere con chiusura a bloccaggio manuale o automatica.

Le qualità dell’imbracature

Le imbracature devono consentire a chi le indossa di eseguire agevolmente tutti i movimenti, in modo che possa svolgere la sua mansione sia in posizione eretta che in posizione accosciata. Il materiale impiegato deve quindi essere di qualità, ma leggero; la taglia dovrebbe essere scelta in base alla corporatura di chi dovrà utilizzare il dispositivo, ma sul mercato si possono trovare anche imbracature universali, che si possono adattare ad ogni tipo di fisico.

Otre alla taglia bisogna considerare anche il peso supportato: la maggior parte delle imbracature è certificata per pesi fino ai 100 kg, ma esistono anche modelli in grado di reggere carichi superiori. Un’altra caratteristica che deve avere l’imbracatura è la comodità.

Richiedi maggiori informazioni: Tel. +39071-7108525

A chi spetta la scelta di quale attrezzatura deve essere indossata come protezione individuale dpi?

I DPI, dispositivi di tipo individuale, vanno assegnati a ogni singolo lavoratore, per lo svolgimento di una o più attività durante il suo turno lavorativo.

Ma chi sceglie i DPI?

Questo è un punto molto importante, perché indica con precisione chi sia il soggetto su cui cade la responsabilità di selezionare i corretti DPI utilizzati durante un turno lavorativo. Che si tratti di guanti da lavoro, di elmetti o di altre tipologie di DPI, è sempre il datore di lavoro il responsabile della scelta.

È un obbligo del datore di lavoro valutare quali siano i DPI più adatti da sfruttare da parte di ogni singolo dipendente, così come lo è acquistarli. Non solo, il datore di lavoro ha anche l’obbligo di formare i propri dipendenti a un utilizzo corretto dei DPI e quello di verificare che i diversi dispositivi siano usati in maniera corretta.

Queste norme valgono anche per i dispositivi di protezione collettivi. Per agevolare i datori di lavoro sono disponibili apposite guide, che indicano per ogni tipologia di attività lavorativa quali siano i DPI più adatti e indicati; inoltre il datore di lavoro si può avvalere del consiglio di esperti e consulenti esterni all’azienda. Fermo restando che la responsabilità della scelta rimane sempre sua.

Chi compra i DPI?

Anche per quanto riguarda l’acquisto dei dispositivi di protezione, è sempre il datore di lavoro il principale responsabile. Ha infatti l’obbligo di acquistare DPI certificati e a norma di legge e di fornirli ai propri dipendenti. In alcune specifiche situazioni il datore di lavoro può consentire ai propri dipendenti di acquistare il singolo DPI da usare durante il turno lavorativo, stabilendo eventualmente una somma massima che l’azienda è pronta a rimborsare al dipendente.

Lavora in sicurezza, cercando la qualità al giusto prezzo. Offriamo l’opportunità a diverse figure professionali di noleggiare dispositivi di protezione delle vie respiratorie, DPI, abbigliamento da lavoro, calzature antifortunistiche ecc.. con soluzioni personalizzate e su misura per ogni specifica esigenza.

Richiedi maggiori informazioni

Tel. 071-7108525