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Gli APVR, ovvero Apparecchi di Protezione delle Vie Respiratorie, sono dispositivi progettati per salvaguardare l’utente dall’inalazione di sostanze nocive presenti nell’aria. Questi contaminanti includono:

  • Polveri
  • Nebbie
  • Fumi
  • Microorganismi
  • Vapori
  • Gas

Questi apparecchi sono fondamentali in numerosi contesti dove l’esposizione a tali contaminanti rappresenta un rischio significativo per la salute, come ad esempio negli spazi confinati.

Gli Apparecchi di Protezione delle Vie Respiratorie (APVR) si dividono principalmente in due categorie:

  • APVR Filtranti
  • APVR Isolanti

APVR Filtranti

Questi dispositivi sono utilizzabili in ambienti dove il livello di ossigeno è superiore al 17%. Tra essi troviamo:

Maschere Facciali Filtranti (FFP):

FFP1: Proteggono da polveri non tossiche e a bassa tossicità, con un’efficacia filtrante minima dell’80%.

FFP2: Proteggono da polveri, fumi e aerosol di media tossicità, con un’efficacia filtrante minima del 94%.

FFP3: Proteggono da polveri, fumi e aerosol ad alta tossicità, con un’efficacia filtrante minima del 99%.

Semimaschere e Maschere a Pieno Facciale:

Semimaschere: Coprono naso e bocca e utilizzano filtri intercambiabili.

Maschere a Pieno Facciale: Coprono l’intero viso, offrendo protezione anche agli occhi e utilizzano filtri intercambiabili.

Respiratori a Ventilazione Assistita (PAPR): Utilizzano un motore elettrico per forzare l’aria attraverso un filtro, offrendo maggiore comfort e protezione continua.

APVR Isolanti

Questi dispositivi forniscono aria respirabile indipendentemente dall’ambiente circostante. Sono utilizzati in ambienti dove l’aria è contaminata o sospetta di inquinamento e non può essere filtrata, garantendo una fonte d’aria separata e sicura.

Perché è importante addestrarsi all’uso degli APVR e conseguenze negative in caso di mancato addestramento?

Oltre ad essere obbligatorio per legge (Art. 77 D.Lgs. 81/08), addestrarsi al corretto utilizzo degli APVR è fondamentale per garantire la propria sicurezza e quella dei colleghi in ambienti confinati e sospetti di inquinamento. Senza un corretto addestramento infatti gli APVR potrebbero essere inefficaci e talvolta pericolosi.

Icon snc dispone di diversi scenari per la formazione e l’addestramento all’utilizzo di APVR in ambienti confinati e sospetti di inquinamento.

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Il 28 aprile rappresenta la Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, istituita nel 2003 dall’ILO, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro.

Questo giorno, che quest’anno celebra la sua 21ª edizione, offre un’importante opportunità di riflessione e dialogo su questioni cruciali legate alla prevenzione nei contesti lavorativi.

Il tema del 2024, ‘Sicurezza e salute sul lavoro: Dialogo sociale e cultura della prevenzione’, sottolinea l’importanza del coinvolgimento di governi, datori di lavoro e lavoratori nel promuovere una cultura della prevenzione e nel favorire il dialogo sociale per garantire luoghi di lavoro sicuri e salutari per tutti.

La Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro è estremamente importante perché mette in luce tematiche fondamentali legate alla protezione e al benessere dei lavoratori.

Ecco perché è così significativa:

  • Sensibilizzazione: La giornata serve a sensibilizzare l’opinione pubblica, i governi, i datori di lavoro e i lavoratori stessi sui rischi presenti nei luoghi di lavoro e sull’importanza di adottare misure preventive.
  • Promozione della cultura della prevenzione: Promuovere una cultura della prevenzione significa incoraggiare una mentalità che mette al centro la sicurezza e la salute dei lavoratori, integrando queste tematiche nei processi decisionali e operativi delle organizzazioni.
  • Riduzione degli incidenti sul lavoro: Attraverso l’educazione, la formazione e l’applicazione di norme e procedure di sicurezza, la giornata contribuisce a ridurre il numero di incidenti e lesioni sul lavoro.
  • Miglioramento delle condizioni lavorative: Promuovendo la sensibilizzazione e il coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti, si lavora per migliorare le condizioni di lavoro e creare ambienti più sicuri e salutari.
  • Rispetto dei diritti dei lavoratori: La Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro aiuta a riaffermare l’importanza dei diritti dei lavoratori alla salute e alla sicurezza sul posto di lavoro, sottolineando l’obbligo etico e legale delle organizzazioni di garantire un ambiente lavorativo sicuro.

In sintesi, questa giornata è un’occasione cruciale per promuovere una cultura di prevenzione e sensibilizzare sull’importanza di garantire luoghi di lavoro sicuri e salutari per tutti i lavoratori.

I dati sulle morti bianche nel 2023

Secondo l’ultima rilevazione provvisoria dell’Inail, nel 2023 sono stati segnalati quasi tre morti sul lavoro al giorno. Complessivamente sono state 1.041 le denunce di morti bianche giunte all’Inail in 12 mesi. Dato in calo del 4,5% rispetto all’anno precedente (2022) quando si contavano 1.090 denunce di decessi sul lavoro.

Sempre nel corso del 2023, l’Inail stima che ci siano stati 15 incidenti mortali plurimi, vale a dire quelli in cui hanno perso la vita due o più lavoratori. Le vittime sono state in totale 36. In 22 casi era coinvolto anche un mezzo di trasporto.

Tra i più noti incidenti mortali plurimi del 2023, quello avvenuto ad agosto a Brandizzo (Torino), dove cinque addetti alla manutenzione dei binari della ferrovia erano stati travolti da un treno, e la deflagrazione in una fabbrica di fuochi di artificio che a settembre aveva causato tre vittime in Abruzzo.

A novembre c’era stato anche uno scontro frontale vicino a Urbino, tra un pullman e un’ambulanza. A perdere la vita i 3 operatori sanitari e il paziente. Un dato, quello degli incidenti mortali plurimi, in calo rispetto al 2022, quando erano stati denunciati 19 incidenti plurimi per un totale di 46 decessi, di cui 44 stradali.

La casistica

Secondo i dati Inail, tra gli incidenti mortali nel 2023 sono diminuiti quelli in itinere, ovvero quelli avvenuti nel tragitto casa-lavoro (dai 300 del 2022 ai 242 del 2023), mentre sono aumentati quelli avvenuti in occasione di lavoro: da 790 a 799. In particolare, il 91,7% dei casi mortali ha riguardato gli uomini, con un calo dell’1,5% rispetto al 2022, e quasi la metà dei decessi rientrava nella fascia tra i 50 e i 64 anni.

I dati sugli infortuni

Quanto ai dati sugli infortuni sul lavoro, le denunce presentate all’Inail tra gennaio e dicembre 2023 sono state oltre 585mila, in calo del 16,1% rispetto alle 697.773 del 2022. Riduzione che sembra essere dovuta quasi esclusivamente al minor impatto dei casi Covid che avevano caratterizzato i precedenti rilevamenti. Sono risultate, invece, in aumento le denunce di malattia professionale rilevate allo scorso 31 dicembre: quasi 73mila (+19,7% rispetto al 2022). Nello specifico, il 73,7% delle patologie denunciate nel 2023 erano riferibili agli uomini, in sostanziale stabilità con il 2022, e anche la distribuzione territoriale non ha registrato variazioni significative rispetto all’anno precedente, con la concentrazione maggiore delle denunce nelle regioni del Centro (36,8%), seguito da Sud (25,4%), Nord-Est (18,9%), Isole (9,5%) e Nord-Ovest (9,4%).

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La sicurezza durante il lavoro su funi dipende dalla corretta preparazione, dalla valutazione dei rischi e dall’adeguato utilizzo dell’attrezzatura di sicurezza.

Il lavoro su funi può essere sicuro se vengono seguite le corrette procedure di sicurezza e vengono adottate le adeguate misure di prevenzione dei rischi. Tuttavia, ci sono diversi fattori che possono influenzare la sicurezza durante il lavoro su funi, come la formazione dei lavoratori, l’uso corretto dell’attrezzatura, la valutazione dei rischi e il rispetto delle normative di sicurezza.

Icon snc garantisce una formazione professionale su lavori di sospensione su fune.

Ecco alcuni punti chiave per garantire la sicurezza durante il lavoro su funi:

Formazione: Assicurarsi che i lavoratori siano adeguatamente formati e addestrati per eseguire il lavoro su funi in modo sicuro e competente. Questo include la conoscenza delle tecniche di ancoraggio, l’uso corretto dell’attrezzatura di protezione individuale e la capacità di gestire situazioni di emergenza.

Valutazione dei rischi: Prima di iniziare qualsiasi lavoro su funi, è essenziale condurre una valutazione approfondita dei rischi per identificare e mitigare potenziali pericoli. Questo può includere la valutazione delle condizioni meteorologiche, delle caratteristiche del terreno e degli ostacoli presenti sul luogo di lavoro.

Utilizzo dell’attrezzatura di sicurezza: Assicurarsi che vengano utilizzate attrezzature di sicurezza appropriate e che siano in buone condizioni. Questo può includere imbracature, corde, moschettoni, dispositivi di arresto delle cadute e altri dispositivi di protezione individuale.

Supervisione e comunicazione: È importante che il lavoro su funi sia adeguatamente supervisionato e che vi sia una comunicazione chiara tra i membri del team per garantire il coordinamento delle attività e la risoluzione tempestiva di eventuali problemi o emergenze.

Conformità normativa: Assicurarsi di seguire tutte le normative e le linee guida di sicurezza pertinenti, comprese quelle riguardanti l’uso di attrezzature di lavoro su funi e la protezione contro le cadute.

Con le giuste precauzioni e una pianificazione adeguata, il lavoro su funi può essere eseguito in modo sicuro ed efficiente.

 

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La formazione e l’addestramento in materia di sicurezza sul lavoro è fondamentale per garantire un ambiente lavorativo sicuro e proteggere la salute e il benessere dei lavoratori. Continua a leggere

Per usufruire di una linea vita funzionale alle proprie esigenze è necessario sottostare ad alcune regole e rispettarle.

La scelta delle linee vita è una decisione importante quando si tratta di garantire la sicurezza dei lavoratori che devono svolgere compiti in altezza, come la manutenzione di edifici, la costruzione di strutture o altre attività simili.

Valuta le esigenze specifiche:

Prima di iniziare la selezione delle linee vita, identifica le esigenze specifiche del tuo progetto. Questo può includere l’altezza in cui verranno eseguiti i lavori, il tipo di strutture coinvolte e le condizioni ambientali.

Conosci i tipi di linee vita:

Esistono diversi tipi di linee vita, tra cui linee vita orizzontali, verticali e fisse. Ciascun tipo è progettato per situazioni diverse, quindi è importante comprendere le differenze tra di essi.

Normative e regolamenti:

Assicurati di essere conforme a tutte le normative locali, nazionali e internazionali relative alle linee vita. Queste normative possono variare da luogo a luogo, quindi è fondamentale essere informati e rispettarle.

Formazione dei lavoratori:

Assicurati che tutti i lavoratori che utilizzeranno le linee vita siano adeguatamente addestrati sull’uso corretto e sicuro delle attrezzature.

Manutenzione e ispezione periodica:

Pianifica programmi regolari di manutenzione e ispezione delle linee vita per assicurarti che siano in buone condizioni di funzionamento. Le linee vita devono essere controllate da personale qualificato periodicamente.

La scelta delle linee vita richiede attenzione ai dettagli e una valutazione completa delle esigenze e delle condizioni del luogo di lavoro. Assicurarsi di seguire tutte le normative e le migliori pratiche è essenziale per garantire la sicurezza dei lavoratori che operano in altezza. Se non sei sicuro di quale tipo di linee vita sia più adatto alle tue esigenze, consulta un professionista esperto in sicurezza sul lavoro, scegli il team di Icon Snc!

Offriamo un servizio completo che va dalla progettazione, vendita e installazione di linea vita conformi a tutte le normative nazionali e locali.

Le cronache e i dati diffusi di recente confermano ancora una volta un “deciso aumento” delle denunce di incidenti, anche con esito mortale.

È indiscutibile che la tutela della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro non risulta in concreto ancora oggi effettiva e diffusa, ma ciò non dipende certo dal quadro legislativo di riferimento che, sul piano della normativa prevenzionale, è oggi costituito sostanzialmente dal D.Lgs. 81/2008 – nel cui Titolo I sono indicati i principi generali sempre applicabili – e dalle altre normative complementari più specifiche relative ad alcune particolari attività.

Cosa si intende per sicurezza sul lavoro?

La sicurezza sul lavoro è un concetto estremamente importante che si riferisce a tutte le misure e le pratiche adottate per proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro.

Ecco alcuni dei principali aspetti legati alla sicurezza sul lavoro:

Valutazione dei rischi: Prima di iniziare qualsiasi attività, è importante identificare e valutare i potenziali rischi che potrebbero causare danni ai lavoratori. Questa valutazione permette di sviluppare strategie per mitigare tali rischi.

Formazione e istruzione: I lavoratori devono essere adeguatamente formati e istruiti sulle procedure di sicurezza, sull’uso corretto degli strumenti e delle attrezzature e sulla consapevolezza dei rischi presenti sul luogo di lavoro.

Utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI): Quando i rischi non possono essere eliminati completamente, è fondamentale fornire ai lavoratori i DPI appropriati, come caschi, occhiali di protezione, guanti, maschere respiratorie, ecc.

Manutenzione delle attrezzature: Le attrezzature e le macchine devono essere regolarmente ispezionate e manutenute per assicurare che siano sicure da usare.

Procedimenti di emergenza: Deve essere sviluppato un piano di emergenza che includa procedure per affrontare situazioni di pericolo, evacuazione e somministrazione dei primi soccorsi.

Leggi e regolamenti: La sicurezza sul lavoro è regolamentata da leggi e regolamenti specifici che variano da paese a paese. Le aziende devono essere conformi a queste normative e garantire che i propri processi e pratiche rispettino le leggi vigenti.

Coinvolgimento dei lavoratori: Gli stessi lavoratori devono essere coinvolti nel processo di sicurezza sul lavoro, segnalando rischi, fornendo feedback sulle procedure e partecipando attivamente alla promozione di una cultura della sicurezza.

Monitoraggio e miglioramento continuo: La sicurezza sul lavoro non è un obiettivo statico; è necessario monitorare costantemente i progressi e apportare miglioramenti continuamente per affrontare nuovi rischi e cambiamenti nelle operazioni aziendali.

Ogni azienda dovrebbe avere un piano di gestione della sicurezza sul lavoro ben definito e impegnarsi a garantire che tutte le persone sul luogo di lavoro possano svolgere le loro attività in modo sicuro.

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La valutazione dei rischi è un processo fondamentale per identificare, valutare e gestire i potenziali pericoli e rischi presenti in un ambiente lavorativo.

È necessario conservare una registrazione dei risultati delle valutazioni dei rischi sul lavoro. Tale registrazione può essere utilizzata come base per:

trasmettere informazioni alle persone interessate;

monitorare l’introduzione delle misure necessarie;

fornire una prova alle autorità di vigilanza;

provvedere a una revisione, in caso di mutamenti nelle circostanze.

È fondamentale registrare almeno le seguenti informazioni:

nome e funzione della persona o delle persone che effettuano l’analisi;

pericoli e rischi individuati;

gruppi di lavoratori esposti a determinati rischi;

misure di protezione necessarie;

informazioni specifiche sull’introduzione delle misure, fra cui nome della persona responsabile e data;

dati relativi alle successive disposizioni per il monitoraggio e la revisione, comprese le date e le persone coinvolte;

informazioni in merito al coinvolgimento dei lavoratori e dei loro rappresentanti nel processo di valutazione dei rischi.

Le registrazioni delle valutazioni vanno redatte consultando e coinvolgendo i lavoratori e/o i loro rappresentanti e devono essere messe a loro disposizione, a titolo informativo. In ogni caso, i lavoratori interessati devono essere informati circa l’esito di ciascuna valutazione che riguardi la loro postazione di lavoro e sulle relative azioni da intraprendere.

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Tel. 071-7108525

Normativa di riferimento, spazi confinati

Gli spazi confinati sono ambienti chiusi o semi-chiusi con limitati punti di ingresso e uscita e limitata ventilazione naturale. Questi ambienti sono abbastanza grandi da consentire l’accesso fisico di un lavoratore, ma non sono progettati per un’occupazione continuativa. Gli spazi confinati possono presentare rischi significativi per la sicurezza e la salute dei lavoratori che vi entrano o vi lavorano.

Il D.Lgs. 81/2008

La normativa che regola gli spazi confinati è contenuta principalmente nel “Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro” (Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81), noto anche con l’acronimo “D.Lgs. 81/2008” o “Testo Unico Sicurezza”.

Il D.Lgs. 81/2008, insieme alle norme tecniche di riferimento, stabilisce le disposizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro per tutte le aziende e i luoghi di lavoro in Italia. Riguardo agli spazi confinati, l’articolo 179 del Testo Unico prevede specifiche misure di prevenzione e protezione.

In particolare, l’articolo 179 del D.Lgs. 81/2008 tratta degli “interventi in spazi confinati”. Esso stabilisce che i lavoratori non possono accedere a spazi confinati senza che siano stati adottati misure di prevenzione e protezione, e che i datori di lavoro sono tenuti a effettuare una valutazione dei rischi specifici per tali spazi. Inoltre, vengono dettagliati gli obblighi dei datori di lavoro riguardo alle procedure operative, all’informazione e formazione dei lavoratori, alle attrezzature di protezione individuale (EPI) e ai sistemi di emergenza e di soccorso.

Le procedure per gli interventi in spazi confinati devono essere definite e documentate nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) dell’azienda, che rappresenta un elemento chiave nella gestione della sicurezza sul lavoro.

Il DPR 177/2011

Il DPR 177/2011 definisce le misure minime di sicurezza da adottare nelle attività lavorative svolte all’interno degli ambienti confinati. Il Decreto prevede procedure generali di prevenzione e protezione tra cui: valutazione dei rischi prima di iniziare qualsiasi attività, formazione specifica per tutti i lavoratori che entrano in un ambiente confinato, equipaggiamento protettivo adeguato al tipo di rischio presente e ispezioni periodiche degli spazi confinati. L’obiettivo principale del DPR 177/2011 è quello di garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori nell’ambiente confinato, fornendo loro tutti i mezzi necessari per compiere il proprio lavoro in condizioni sicure.

Vuoi maggiori informazioni? Contattaci!

Aiutiamo l’RSSP a mappare gli ambienti confinati o sospetti di inquinamento all’interno dell’azienda. Una volta individuati gli spazi confinati, ne verifichiamo i rischi collegati e identifichiamo sia le procedure di lavoro e manutenzione all’interno, sia le procedure in caso di emergenza o infortunio.

L’Inail, l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, ha recentemente pubblicato i dati preliminari relativi agli infortuni sul lavoro e alle malattie professionali per i primi cinque mesi del 2023.

Nel periodo da gennaio a maggio 2023, sono state registrate 245.857 denunce di infortuni sul lavoro, un calo del 24,1% rispetto a maggio 2022. Di queste, 358 hanno avuto esito mortale, segnando un calo dell’1,6%. Queste cifre rappresentano una tendenza positiva, indicando che la sicurezza sul lavoro continua a migliorare. Tuttavia, è importante notare che i dati sono ancora provvisori e possono essere soggetti a variazioni a seguito dell’elaborazione delle pratiche.

D’altro canto, le denunce di malattie professionali sono in aumento. Nei primi cinque mesi del 2023, sono state denunciate 31.346 malattie professionali, un aumento del 22,5% rispetto allo stesso periodo del 2022. Questo aumento potrebbe essere attribuito a una maggiore consapevolezza e riconoscimento di queste patologie.

La distribuzione dei dati varia notevolmente in base al settore industriale, al genere, all’età e alla nazionalità dei lavoratori, così come tra le diverse regioni italiane. In particolare, il Sud ha registrato un calo più significativo delle denunce di infortuni (-30,9%), seguito dalle Isole (-30,1%), dal Nord-Ovest (-27,2%), dal Centro (-23,7%) e dal Nord-Est (-16,0%). Questi dati evidenziano le diverse sfide e opportunità che si presentano nelle diverse parti del paese.

I dati preliminari dell’Inail forniscono un quadro complesso: mentre la diminuzione delle denunce di infortuni sul lavoro è una notizia positiva, l’aumento delle denunce di malattie professionali indica che c’è ancora molto lavoro da fare per garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori italiani.

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Permesso di lavoro e piano emergenza per spazi confinati

Prima dell’inizio dei lavori in ambienti confinati il datore di lavoro deve redigere e firmare il permesso di lavoro. Il documento deve essere controfirmato dal datore di lavoro dell’impresa committente e, per presa visione, dai lavoratori che accedono allo spazio confinato.

Il permesso di lavoro deve contenere almeno:

  • le caratteristiche dell’ambiente confinato e degli interventi che devono essere effettuati
  • il nominativo del preposto e degli addetti all’intervento
  • l’esito di controlli/verifiche effettuate prima dell’accesso
  • i DPI e le attrezzature da utilizzare durante i lavori
  • le misure di prevenzione e protezione da applicare

Il rischio residuo può essere fronteggiato con un piano di emergenza, che deve essere portato a conoscenza di tutti i lavoratori coinvolti a vario titolo e messo a disposizione delle squadre di soccorso esterno.

La procedura di emergenza deve contenere almeno:

  • le caratteristiche dei luoghi di lavoro
  • i nominativi dei responsabili della gestione dell’emergenza
  • una sintesi della valutazione del rischio
  • modalità di chiamata e assistenza agli addetti del Servizio Sanitario Nazionale e dei Vigili del Fuoco
  • planimetria riportante la geometria del luogo di lavoro, l’ubicazione del materiale di soccorso e l’indicazione delle vie di accesso
  • modalità di informazione e formazione del personale addetto all’emergenza
  • modalità e periodicità di addestramento alle procedure di emergenza
  • l’elenco delle attrezzature e dei DPI messi a disposizione per le operazioni di soccorso
  • l’individuazione di un percorso di accesso dei mezzi di soccorso tenendo conto della viabilità interna ed esterna.
  • Il piano di emergenza deve individuare singole fasi operative secondo una determinata gerarchia (chi fa che cosa) e deve essere periodicamente aggiornato.

Devi svolgere un lavoro in uno spazio confinato? Il nostro team è un punto di riferimento nell’ambito dei lavori negli spazi confinati o sospetti di inquinamento

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