L’utilizzo dei DPI è subordinato alla preventiva valutazione dei rischi e quindi all’impossibilità di adottare misure congrue.


I DPI, Dispositivi di Protezione Individuale, sono tutte quelle attrezzature o strumentazioni destinate a essere indossate dal lavoratore al fine di proteggerlo dai rischi che le mansioni svolte dalla sua attività comportano.
I D.P.I. sono suddivisi in tre differenti categorie.
Nella prima categoria rientrano tutti i dispositivi per la protezione contro i rischi di minore entità ed il cui effetto non causa lesioni irreversibili e progettati in modo che il fruitore ne possa valutare l’efficacia.
Nella seconda rientrano i dispositivi atti a proteggere dai rischi medi.
Nel gruppo dei DPI di terza categoria rientrano, quindi, tutti gli strumenti capaci di proteggere il lavoratore da danni gravi o permanenti per la sua salute.
Tra questi vi sono:
-Imbracature: quando si opera in quota, lavorare con un ancoraggio stabile e sicuro rappresenta l’unica forma di protezione contro le cadute accidentali. Le imbracature, studiate per non intralciare i movimenti, consentono di operare in totale sicurezza e comodità. Quelle più diffuse sono le imbracature ventrali, ossia quelle costituite dalla doppia asola inguinale e ancoraggi di sicurezza sul retro.
-Elmetti: il DPI di terza categoria più diffuso, previsto in diversi ambiti lavorativi. Gli elmetti proteggono il cranio contro le cadute accidentali del lavoratore ma anche contro le cadute accidentali di materiali dall’alto. Quelli omologati devono essere muniti di aggancio di sicurezza sotto il mento, per evitare che possa scivolare via. Alcuni modelli di elmetto sono dotati di visiera, contro gli agenti irritanti per gli occhi, di dispositivi oto-protettivi per preservare la salute dell’apparato uditivo, oppure di maschere per la protezione delle vie aeree. Ciascun modello varia in base all’ambito operativo specifico e affinché l’elmetto sia idoneo all’utilizzo negli ambienti di lavoro deve essere omologato CE secondo la normativa vigente.
-Autorespiratori: per gli spazi confinati, dove esiste costantemente un alto rischio di emissioni pericolose, la soluzione consiste nell’adozione di autorespiratori, protezioni di sicurezza delle vie respiratorie che aiutano i lavoratori in caso di carenza di ossigeno o in presenza di atmosfera tossica. Tra questi possono essere ricordati i “mezzi filtranti”, capaci di filtrare l’aria dell’ambiente, i “mezzi che prelevano aria da bombole o da cartucce”, in grado di fornire ossigeno a lavoratori in atmosfere sature di gas nocivi ed i “mezzi che prelevano aria da atmosfere non inquinate”.


L’uso del DPI è obbligatorio?
Il Testo Unico sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro D.Lgs. n. 81/2008, il pilastro portante della sicurezza sui luoghi di lavoro, specifica che, in alcuni ambiti, i DPI di terza categoria sono obbligatori, in altri casi, facoltativi e la scelta di utilizzarli è riservata alla discrezionalità del datore di lavoro o lavoratore stesso. In ogni caso, è raccomandabile indossarli sempre e comunque in relazione alla mansione svolta.
Inoltre, per un utilizzo corretto di questi DPI è necessario che i lavoratori siano adeguatamente formati ed informati su come indossarli, pulirli, comprendere quando sostituirli e imparare ad utilizzarli in maniera corretta e consapevole.


Lavorare in sicurezza è un diritto e un dovere.
Per maggiori informazioni contatta: www.iconsnc.it