Si stima che lavorare negli spazi confinati sia da 100 a 150 volte più pericoloso rispetto al lavorare all’aperto. La morte per asfissia sul posto di lavoro è stata purtroppo protagonista di molte pagine di cronaca negli ultimi anni.
Che cos’è uno spazio confinato?
È uno spazio chiuso o parzialmente chiuso, a pressione atmosferica, non previsto come luogo di lavoro e inizialmente non destinato a essere tale, ma che può diventare oggetto di interesse delle attività umane. In questi spazi, il pericolo di morte e/o infortunio aumenta in maniera esponenziale, soprattutto in presenza di sostanze tossiche.
Esempi di spazi confinati sono:
-Serbatoi di stoccaggio, autocisterne, caldaie, bidoni, condotte e altri elementi con funzione di cisterna
-Cavità, pozzi
-Pozzi di miniere e gallerie
-Qualsiasi spazio di una nave accessibile tramite un portello o un punto di accesso, i serbatoi per le merci (escluse le stive per carichi secchi)
Quali sono le precauzioni necessarie da adottare negli spazi confinati?
Per gli spazi confinati, dove esiste costantemente un alto rischio di emissioni pericolose, la soluzione consiste nell’adozione di autorespiratori, protezioni di sicurezza delle vie respiratorie che aiutano i lavoratori in caso di carenza di ossigeno o in presenza di atmosfera tossica.
Questi autorespiratori ad aria a circuito aperto, che fanno parte delle strumentazioni dette DPI (dispositivi di protezione individuale) possono essere:
-ad aria compressa: isolano l’operatore e lo rendono autonomo nella respirazione, permettendo l’intervento in aree dove l’aria non è respirabile. Gli autorespiratori sono costituiti da bombole cariche di aria compressa, un tubo che le congiunge ad una maschera munita di valvola per la respirazione e un manometro per misurare la disponibilità di ossigeno nelle bombole.
-di emergenza: progettati invece per situazioni in cui la rapidità d’intervento è fondamentale. Sono dotati di una bombola decisamente più piccola proprio per permettere di muoversi in agilità e vengono realizzati anche a forma di zaino per gli interventi in spazi ristretti.
Chi può usare i respiratori?
Questa mansione presenta notevoli complessità fisiche e psicologiche e solo con un dovuto addestramento l’operatore sarà in grado di gestire una situazione di pericolo, consapevole dei rischi letali a cui va incontro. Proprio per questi motivi viene richiesta una certificazione di idoneità dell’operatore designato ad operare con l’autorespiratore.
Inoltre, gli autorespiratori devono essere distribuiti in conformità al D.Leg.vo n.475/1992 che recepisce le prescrizioni della direttiva del Consiglio della Comunità Europea. In base alla legge, questi specifici DPI possono essere commercializzati solo se rispondono ai requisiti di sicurezza della direttiva 89/686/CEE e provvisti pertanto di contrassegno CE.
Operare in uno spazio confinato può essere rischioso, utilizza l’autorespiratore!
Per maggiori informazioni contatta: www.iconsnc.it