Come pianificare la gestione dell’emergenza in spazi confinati.

Gli spazi confinati sono ambienti limitati dove, per la presenza di sostanze tossiche o di particolari fattori di pericolo (caduta, incendi, carenza di ossigeno, ecc), il rischio di infortuni o di morte è molto elevato.
Le condizioni di rischio possono verificarsi prima dell’inizio dell’attività lavorativa o possono manifestarsi durante l’esecuzione di alcuni specifici lavori, come la saldatura o la lavorazione tramite strumenti che possono dar vita ad inneschi.

Dunque, uno spazio confinato è una zona non progettata per la permanenza delle persone, con scarse vie aeree, scarse possibilità di ventilazione naturale e con inadeguate vie di uscita e di ingresso. In questi ambienti c’è il rischio che sostanze tossiche e condizioni sfavorevoli, come la caduta dall’alto di elementi come sabbia o terra, possano causare perdita di coscienza, asfissia, annegamento o ferite gravi in seguito ad esplosioni.

Altre situazioni in cui ci si può trovare, quando si è in uno spazio confinato, sono condizioni di scarsa illuminazione, esposizione ad agenti chimici o biologici pericolosi, cadute e scivolamenti, presenza di cavi, tubazioni o materiali scivolosi, ustioni o congelamenti a causa di temperature ostili, presenza di fango o melma che non agevola l’andamento.

Come gestire l’emergenza negli ambienti confinati?

Negli ambienti confinati quello che c’è da tenere in considerazione è la difficoltà delle procedure di soccorso e della gestione dell’emergenza qualora accadesse un incidente.

Le fasi di emergenza spesso sono momenti in cui vengono colpite altre vittime, proprio tra i soccorritori. I soccorsi diventano, così, non solo inefficaci, ma anche rischiosi. Il D.P.R. 177/11 ha tenuto conto di ciò e ha stabilito che “deve essere adottata ed efficacemente attuata una procedura di lavoro diretta a eliminare o, ove impossibile, ridurre al minimo i rischi propri delle attività in ambienti confinati”, che comprenda l’organizzazione dell’eventuale fase di soccorso e di coordinamento con il sistema di emergenza del Servizio sanitario nazionale e dei Vigili del Fuoco.

I lavoratori devono essere muniti di strumenti dotati di sistemi di allarme che misurino costantemente le percentuali di ossigeno o di sostanze tossiche o infiammabili. Dotare i lavoratori di attrezzatori che favoriscano non solo una veloce presa di coscienza del pericolo, ma anche una rapida estrazione dal luogo di lavoro qualora si rendesse opportuno, permette di facilitare le operazioni di soccorso e l’evitare incidenti che potrebbero avere tragici risvolti.
Anche i soccorritori necessitano di un’adeguata informazione sulle caratteristiche del luogo di lavoro, sui D.P.I. da utilizzare, e sul tipo di pericoli a cui vanno incontro per evitare di essere a loro volta vittime di incidenti. Devono, quindi, poter disporre di attrezzature idonee.

Per poter agire negli spazi confinati occorrono i giusti mezzi e la giusta preparazione.
Icon snc li possiede entrambi.

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